Ti amo, ma quanto ti amo! Sarà ancora vero dopo la convivenza forzata?

Ti amo, ma quanto ti amo! Sarà ancora vero dopo la convivenza forzata?

La convivenza ai tempi del coronavirus è cosa tutt’altro che semplice.  La vita sociale, le relazioni amicali, il lavoro, gli hobby rappresentano per la coppia un vero e proprio elisir di lunga vita. Durante questa quarantena obbligatoria però le coppie si trovano a fare i conti solo con se stesse, private di  stimoli e distrazioni esterne, dovranno far leva solo sulle proprie risorse. Allora come affrontare al meglio questo periodo di convivenza forzata dovuta all’emergenza Coronavirus?

Innanzitutto è utile cercare di mantenere una ruotine, ricostruendo una quotidianità molto simile a quella pre-emergenza; curare il proprio aspetto è essenziale ,e mantenere uno stile alimentare  il più possibile sano. In questo modo saremo di supporto e ispirazione anche per il partner.

È altresì importante condividere emozioni e preoccupazioni con il proprio partner. Questo momento così triste può essere una buona occasione per approfondire o recuperare un’interazione che forse non eravamo più abituati ad avere, sopraffatti dagli impegni della quotidianità lavorativa.

È necessario conservare uno spazio privato sia di tempo che di luogo, per mantenere saldo il rapporto di coppia è importante ritagliarsi uno spazio individuale nel quale potersi dedicare alla cura di sé, all’attività fisica, alla lettura di un libro o comunque a tutto ciò che fa stare bene la persona. L’importante è che si tratti di un luogo e di un momento completamente privato.

È fondamentale continuare ad interagire, anche se a distanza, con amici e parenti, da soli o in coppia, per condividere le proprie emozioni, sorridere di questa particolare condizione, ma anche riconoscersi nelle problematiche altrui, per sentirsi meno soli.

Durante i momenti di discussione, che possono facilmente generarsi in una condizione di convivenza forzata, il consiglio è quello di non perseverare nel conflitto per evitare di arrivare a una escalation della rabbia. Il partner più incline alla riconciliazione deve imparare a non raccogliere sempre il guanto di sfida, e magari disinnescare la lite con un tocco di leggerezza.

Una suddivisione chiara dei compiti aiuta ad organizzare la giornata, ma può anche trasformarsi in un divertente gioco di ruolo. Così, per esempio, se normalmente il marito rientra più tardi dal lavoro e trova la cena già pronta in tavola, in questi giorni potrebbe essere lui ad occuparsi della cucina. Se di solito è il papà che gioca con i bambini, passare alla mamma la palla di intrattenitrice aiuterà a rompere la routine.

È bello riscoprirsi compagni di giochi, cercando di colorare l’emergenza con un po’ di sano divertimento, via libera ai giochi da tavolo, ma anche ai videogiochi, purché condivisi con il partner o con i figli, karaoke e corsi di ballo online. Liberare endorfine aiuterà ad affrontare al meglio la crisi.

Infine, ma non per ultimo ricordiamo di tutelare la sessualità di coppia, seppure passare troppo tempo insieme puo’ far affievolire l’appetito sessuale, ricordiamoci che la sessualità preserva la relazione, poiché producendo ossitocina, si rinforza il legame.

Essere in coppia significa prima di tutto ascoltarsi, accogliersi e rispettare le diversità, dare vicinanza e conforto all’altro, soprattutto significa non dimenticarsi mai di essere una squadra.

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Coronavirus: come cambiano le nostre abitudini di vita

Coronavirus: come cambiano le nostre abitudini di vita

La quarantena imposta a noi tutti dal Coronavirus ha raggiunto ormai quasi un mese ed è stata ulteriormente prorogata a dopo Pasqua aumentando stress e preoccupazione. Tutto nella nostra vita è cambiato, siamo a casa, insieme a tutta la famiglia, spesso anche in spazi ristretti, le uscite consentite sono solo quelle strettamente necessarie (spesa e salute), mentre  aumentano le notizie che ogni giorno raccontano di un numero di morti e di contagiati crescente, tutto questo amplifica il senso di inquietudine e ansia. Per poter affrontare questo momento potrebbe aiutare: adottare un atteggiamento costruttivo, organizzarsi restando sensibili ed aperti alle opportunità che la vita può offrire in ogni situazione,anche negativa, senza alienare la propria identità.

Abbiamo inoltre la preziosa occasione, oltre a provare semplicemente a rilassarci, di imparare anche ad annoiarci un po’. Questo tempo ritrovato può essere un buon momento per riorganizzare il nostro quotidiano dando dignità ad ogni aspetto della giornata evidenziando piccoli gesti ed abitudini regalando loro spazi e tempi differenti come ad esempio il rito della colazione o la cura del nostro corpo. Per liberarsi dal carico di emozioni che sicuramente proviamo in questo momento è utile innanzitutto saperle riconoscere per ciò che sono (ad esempio: “mi sento spaventato” oppure “mi sento triste”) e poi provare a lasciarle andare, senza tentare di risolverle o controllarle. Per avere informazioni circa la situazione di pandemia da coronavirus è utile limitarci a consultare le fonti ufficiali, evitare il passaparola e aggiornarsi una/due volte al giorno sull’evolversi della situazione. Cercare di mantenere degli orari lavorativi il più possibile definiti anche in smart-working e se possibile concedersi uno spazio e un tempo per una sana attività fisica che determina benefici sulla nostra capacità di concentrarci, sull’umore, sul sonno e in generale sul benessere psicologico, aiutando a scaricare la tensione, liberando endorfine, e
spostando l’attenzione dal rimuginio alle sensazioni corporee.

Utilizza questo tempo sospeso per dedicare del tempo per chiamare un amico o passare del tempo con le persone con cui magari condividi la quarantena (quante volte ti sei detto: dovrei passare più
tempo con i miei familiari?). e se sono presenti dei bambini è importante spiegare loro questo nostro particolare presente, senza mentire. Le bugie creano confusione e paura. Certamente le parole e i mezzi da usare devono essere adatti all’età del bambino ed essere rispettosi delle diverse fasi evolutive. Parole semplici, immagini, giochi, filmati appropriati possono aiutare i bambini a elaborare la situazione in base alle proprie capacità di comprensione. Con gli adolescenti  bisogna parlarle e condividere le fatiche e i dolori. Diamo loro dei compiti in casa adatti alle loro capacità e i loro talenti all’interno di un programma familiare condiviso. Lasciamo degli spazi virtuali privati e preservati per la loro intimità. Nonostante il coronavirus abbia reso la realtà intorno a noi decisamente dai contorni  meno nitidi, è importante ritagliarsi momenti durante i quali non pensare all’emergenza, ma parlare d’altro, fare altro. Questo non solo ci consente di mantenerci il più vicino possibile alla quotidianità, ma anche di rivivere quelle emozioni positive che sembra abbiamo dimenticato.

Re-impariamo dunque ad organizzare la nostra giornata, dandole comunque un
significato e uno scopo, trasformandola nell’occasione per scoprire ciò a cui
teniamo di più. In una società che ha perso di vista l’oggi, concentrandosi su scadenze da
rispettare e appuntamenti da programmare, dobbiamo imparare ad accettare
che ci si può fermare e rimandare.

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