Abitudini: quando voler smettere non basta!

Abitudini: quando voler smettere non basta!

Quante volte ci siamo detti :”Basta è ora di cambiare!” oppure ” Devo togliermi quest’abitudine!”  o ancora ” Devo smettere!” e poi dopo un breve periodo di buone intenzioni ci siamo ritrovati esattamente al punto di partenza? A volte sembra proprio che voler smettere o voler cambiare non basta, alcuni atteggiamenti, alcuni modi di fare sono diventati per noi una vera e propria abitudine, e cioè un comportamento che diventa un programma automatico in grado di rendere più efficiente il nostro comportamento.

Questo processo è essenziale a semplificare la nostra vita, a partire dalla nostra quotidianità: non a caso lavarsi, vestirsi, andare a lavoro sono diventati comportamenti automatici, vere  e proprie abitudini che ci permettono di poter eseguire tali comportamenti senza la necessità di doverci concentrare su essi.

Dopo numerosi studi in laboratorio sul funzionamento del cervello si è arrivati alla conclusione che la parte interessata al formarsi e al mantenimento delle abitudini sia il corpo striato, le cui cellule si attivano all’inizio e alla fine di un comportamento, e quindi quando si forma un’abitudine, gran parte dell’attività neuronale si sposta all’inizio e alla fine dell’ azione, come a volerla impacchettare in un unico blocco. Questo serve a non sprecare energia cerebrale per poter svolgere tutte le attività che siamo chiamati a compiere, allo stesso tempo rende molto difficile abbandonare le vecchie abitudini. Il problema nasce dal fatto che diamo per scontato che ogni nostra azione abbia uno scopo di cui siamo consapevoli, mentre in realtà non siamo affatto coscienti delle nostre abitudini. E’ come ad esempio pensare che ci si mangia le unghie per allentare la tensione  e che si può smettere quando si vuole, in realtà ci si mangia le unghie senza nemmeno rendercene conto. Voler smettere non basta, perchè le abitudini sono impulsi inconsci radicati nel nostro cervello. Inoltre, ulteriori studi sembrano dimostrare che il cervello non faccia alcuna distinzione tra buone e cattive abitudini: Una volta che il comportamento è appreso e diventa automatico non importa se è sano o meno per noi. Ciò è confermato anche da studi sulla forza di volontà, a quanto pare abbiamo una quantità limitata di forza di volontà e più la usiamo durante la giornata, ad esempio per resistere alla voglia di mangiare un dolce, o per andare in palestra anche se non abbiamo voglia, più si consuma e quindi ad un certo punto cederemo. Per fortuna, di notte la nostra forza di volontà si ricarica e quindi il giorno dopo ne avremo una nuova riserva. Accade però che nei momenti di forte stress o di stanchezza la forza di volontà viene a mancare ed ecco che ritorniamo alle nostre abitudini, buone o cattive che siano, anzi prevalgono le più forti. D’altro canto non si può parlare di abitudini senza parlare di ambiente. Infatti, alcuni automatismi sono in stretta connessione con il cotesto, è come se in un determinato momento e ambiente si inneschi un segnale che dice al corpo striato di “aprire una parentesi” e di inserire il pilota automatico. Il legame tra ambiente è abitudini ci spiega anche il motivo per cui il momento migliore per abbandonare o acquisire un’ abitudine è in viaggio o quando si cambia casa, lavoro.Il nuovo contesto porta alla formazione di nuove abitudini che però per diventare tali hanno bisogno di cementificarsi nel nostro repertorio d’azione attraverso l’esperienza. Qualsiasi cosa facciamo, è probabile che la rifaremo perchè l’abbiamo già fatta. La volontà è come un muscolo, si esaurisce ma si rinforza con l’ esercizio.

E ora un paio di consigli pratici. Come fare per prendere o toglier un’abitudine:

  • Essere specifici: è necessario stabilire regole precise, piani semplici ma concreti aiutano a raggiungere risultati migliori;
  • Non essere troppo severi: le persone che riescono meglio sono quelle più comprensive con se stesse;
  • Cominciare subito: il momento migliore è adesso;
  • Essere pazienti: per prendere o togliere un ‘abitudine può servire molto tempo.

http://www.stefaniadeblaio.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *