NON HO MAI TEMPO PER ME!! COME RITAGLIACI UNO SPAZIO TUTTO NOSTRO!

NON HO MAI TEMPO PER ME!! COME RITAGLIACI UNO SPAZIO TUTTO NOSTRO!

Nella vita odierna così frenetica e consumistica abbiamo molto poco tempo per noi stessi. Siamo pressati dal lavoro e dalla tecnologia dei computer, dei cellulari e di tutti i dispositivi elettronici presenti come una compagnia costante e al tempo stesso insidiosa e deprivante di intimità. Portare a termine il proprio lavoro, ascoltare gli altri e interagire con loro porta via gran parte del tempo quotidiano; il passo più facile è allora trascurare se stessi e pensare che per la cura di sé sia sufficiente il solo riposo notturno. Anche le troppe responsabilità impediscono di essere efficienti e produttivi nuocendo al nostro benessere, in quanto spesso dimentichiamo i nostri bisogni autentici. Il tempo per sé o “me time” è lo spazio che ognuno concede a se stesso, è soggettivo e dipende dal sesso, dalla cultura, dall’età e dal tipo di lavoro. Rispetto a ciò, sembra che le persone che lavorano nell’ambito delle risorse umane, della ricerca e dei mass media abbiamo meno tempo da riservare al “me time”. Per rallentare la corsa quotidiana bisogna considerare il riposo un DIRITTO, ascoltare di più l’orologio interno, imparare a ritagliare gli spazi di tempo libero, imparare a “non far niente” almeno per un quarto d’ora al giorno, assicurarsi che nessuno disturbi questo “tempo sacro”. Questo serve a ricaricare le batterie, a fare il pieno di energie per gestire meglio la giornata e affrontare i problemi con più serenità. L’accento va posto su ciò che si desidera ( in quale attività mi piacerebbe impiegare di più il mio tempo?), in modo da sperimentarsi in nuove iniziative e concedersi più libertà. Anche il tempo libero va programmato, altrimenti non si riesce mai a trovarlo! Sono molte le attività che ci si può “donare” per liberare energia creativa: semplicemente stare (senza fare), passeggiare, leggere, ascoltare musica, curare le relazioni umane, la propria persona… Per non cadere nella trappola per cui da una parte si è spinti a lavorare di più ogni volta che si prende una pausa, dall’altra ci si infastidisce perché non puoi avere più una vita sociale piena come gli altri, è bene:

  • programmare in anticipo il periodo delle vacanze,
  • dedicare il tempo a se stessi e rispettare il patto,
  • trovare uno spazio quotidiano che non abbia nulla a che fare con il lavoro.

Riflettere sul proprio modo di funzionare permette di costruire nuove abitudini, individuando e sperimentando la via della flessibilità che inizia con il fare qualcosa di diverso. Scegliere attività piacevoli in sintonia con le proprie attitudini personali porta ad un ottimo livello di soddisfazione nella vita e contribuisce a mantenere un buon equilibrio tra incombenze e doveri.

E tu quando cominci?

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