La potenza della seduzione

La potenza della seduzione

Già l’etimologia del termine ci lascia immaginare la potenza che la parola seduzione porta con sé. Deriva dal latino sed-ducere: essere condotti fuori strada o dal verbo se-ducere portare a sé.
Ciò che ci incanta nell’altro è la sua abilità di disorientarci, di distoglierci dal nostro presente.
Gli elementi essenziali che caratterizzano la seduzione sono:
• Fascino: esso è un modo di essere, la seduzione è un’attività. Il fascino è una forza che attira l’altro a sé, non si comunica solo la bellezza ma anche pathos.
• Carisma: dote che unisce la seduzione alla persuasione; il carismatico coinvolge l’altro toccando le corde della loro emotività.
• Persuasione: ossia convincere qualcuno di qualcosa. consigliare ed indica quel processo attraverso il quale si induce l’altro a modificare gli atteggiamenti.
Si tratta di un atto che comporta sempre una libera scelta. La potenza persuasiva è legata a
• semplicità
• riuscire ad evocare immagini
• portare con sé una carica emozionale
La persuasione, durante una conversazione, può essere messa in atto utilizzando termini come “importante” o “essenziale”che servono a dare maggiore enfasi, è bene utilizzare frasi brevi, variare la velocità dell’eloquio, monitorare il volume, limitare al massimo gli intercalari, ripetere un messaggio può servire a renderlo più convincente, prestare attenzione all’apertura e alla chiusura. Tutte le parole riescono ad evocare immagini e anche emozioni. La metafora è una figura retorica che può aiutarci nel rendere i messaggi emotivi e piacevoli. Anche l’uso di analogie e storie hanno lo stesso fine.
La seduzione traspare da
• l’abbigliamento: cravatta, cappello, cappotto, pantaloni, mantello (simboli fallici); scarpe, cintura, giarrettiera, gioelli (simboleggiano la vagina). Utilizzare il rosso è consigliabile: è associato al colore primario del sesso.
• L’odore: l’effetto afrodisiaco è dato dai feromoni
La voce: testimonia il nostro stato d’animo diventando essa stessa emozione. Diviene acuta ed aspra se siamo arrabbiati, profonda e morbida quando siamo innamorati, trema per un’emozione improvvisa. Per far colpo, l’eloquio deve essere fluido, timbro brillante, evitare gli acuti che possono provocare ansia. Per avvicinare l’altro sono indicate le tonalità basse e calde e a volte sussurrate. Se vogliamo rassicurare usare una voce profonda giocata sullo stesso tono.
Esistono due tipi di seduttore:
• Il Don Giovanni: si tratta di una seduzione strumentale: manipolazione dell’altro, che diventa uno specchio; non è orientato alla costanza dell’oggetto d’amore, ma al controllo e al dominio. È un uomo che non si innamora mai, seduce le donne e poi le abbandona.
• Il Casanova: si tratta di una seduzione finalistica: riconosce l’altro e seduce perché è alla ricerca di una vera relazione oggettuale. È un esteta della seduzione. Ogni incontro è vissuto intensamente. È un seduttore interessato all’altro, si innamora delle donne tuttavia non si lega.
E voi che tipi di seduttori siete? Seguite le 10 regole del buon seduttore e soprattutto…….divertitevi!
• Mantenere un desiderio di riuscita
• Distinguersi con creatività dalla folla
• Umorismo
• Osare nuove mosse
• Usare gli alleati della seduzione (abbigliamento, odore, vista)
• Mantenere atteggiamento di fiducia
• Essere sicuri di sé stessi
• Assecondare i tempi della seduzione
• Mangiare è sedurre.
• La seduzione non ha età- è presente in ogni fase dell’esistenza

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *